Lo zio anni '70 e la sua vecchia scrivania


E' cominciata così:
"Fede, ti ricordi la scrivania dello zio?"
"Quale, quella scrivania in legno di fine '800 che lo zio massacrò coprendo il piano con la plastica adesiva anni '70?"
"Quella"
"Avevo messo l'annuncio su Reecycle per regalarla... ma non la vuole nessuno... la vuoi tu?"
"NO... ma potrei farci quello che voglio? Massacrarla anche di più...? Ok, allora la voglio!"





Alla mia amica Fedra che è andata a Miami ho chiesto di riportarmi più quotidiani possibile, e ne ho chiesti anche a Emanuela quando è andata a Parigi...
Ma tu resti sempre là??? Sì... sto sempre qua...
Ma i quotidiani serviranno più in là, per ora mi sono data al legno... o a quel che ne resta!


Stavolta ho deciso che il post lo comincio... e lo aggiornerò ogni volta che vado avanti con il lavoro.

Primo passo: tappa dal ferramenta:
Il signore della ferramenta mi ha visto e già si fregava le mani, quando mi ha chiesto: "E che ci devi fare?" lo vedo che si eccita quando entro lì, perché è da quando ero bambina che entro nello stesso negozio di ferramenta comprando oggetti ed oggettini che non userò per quello per cui sono stati inventati: come quando comprai un metro di tubo per la benzina per fare il manico della mia nuova borsa, ma questa è un'altra storia!
Tempo fa sono entrata ed ho chiesto una zanzariera... solita domanda "Che ci devi fare?" ed io: "Contro le zanzare"... ho letto la delusione nei suoi occhi! Mi sono ripromessa di non farlo più, la prossima volta piuttosto mento! Ma non glielo dico che è per uso canonico! 
Questo passo è ripreso direttamente dal post che sto scrivendo sul blog presente su Reecycle.it, ma ho voluto metterlo anche qui... Mi piace che si riesca ad immaginare la faccia del signore del ferramenta!

Queste le fasi della lavorazione:
1. passare la permetrina per sterminare i tarli che fin'ora avevano banchettato nelle gambe della scrivania (probabilmente questo rave andava avanti già dagli anni '70, e magari la plastica adesiva psichedelica ha anche aiutato la festa!) possibilmente senza uccidere il gatto! Prima di cominciare avevo messo un telo di plastica (circa 4x4 metri) sotto al tavolo. Quando ho finito con la permetrina l'ho usato per avvolgerlo come un uovo di pasqua.

nota: la permetrina uccide le zecche dei cani... ma uccide pure i gatti


2. passare lo stucco per coprire i buchi, vista la quantità dei buchi, assicuro che non è stato un lavoro breve!



un bel cielo stellato...

3. passare la prima mano di cementite (lo avevo premesso che l'avrei massacrata!!!)


4. scartavetrare la prima mano e passarne una seconda
Questa fase è stata una delle peggiori, fin'ora: arrivo tutta felice al tavolo, con il mio rotolino di carta vetrata (il signore della ferramenta ha consigliato la 280, e chi sono io per contraddirlo?) ed ho cominciato a scartavetrare... dopo 10 minuti ero distrutta dalla fatica, ed avevo carteggiato solamente la base del tavolo, quindi la parte liscia e più semplice... ma mancavano ancora le 4 gambe del tavolo, belle tornite e lavorate: un massacro!
Avevo polvere di cementite dappertutto, dalle ciglia alle dita dei piedi! Però in effetti la superficie al tatto è molto più liscia!


5. Spolvera tutto e passa la prima mano di smalto ... che soddisfazione!
Per passare la seconda mano devo aspettare almeno 12 ore, quindi per oggi ho finito così.
Però mi sono resa conto che lo smalto ha lasciato delle striature chiare, in particolare come se avessi usato un pennello molto rigido, ed allora sono tornata dal mio ferramenta: dice che ho diluito poco lo smalto: "metti più acqua, signorina!"
Ok, la seconda mano sarà più diluita, allora

6. Ho passato la seconda mano, e l'effetto "striato" è andato molto meglio. Ed adesso inizia il divertimento!!! Collage con i quotidiani per ricoprire il tavolo. Fare un collage non è stato semplicissimo, mi sono resa conto che era come impaginare un giornale. Questo perché io volevo immagini ed articoli visibili e leggibili, ma avevo comunque un perimetro da rispettare. Allora prima ho ritagliato tutto quello che mi interessava, poi ho cominciato a posizionare i vari ritagli cercando di non sovrapporli troppo (il mio nemico è stato il vento! Tutti gli oggetti che si vedono sul tavolo durante il lavoro non servono a niente, se non a tenere i ritagli che altrimenti sarebbero volati via).

Poi ho preparato la colla vinilica: diluita più o meno al 50% con acqua ed ho cominciato a passarla sul piano della scrivania, sotto ai ritagli di giornale.
Bisogna stare attenti a non diluirla troppo e a non metterne troppa perché i giornali diventano cartapesta.

Dopo averla passata sul piano del tavolo, sotto ai giornali, ho cominciato a passare la colla diluita con il pennello piatto anche sopra ai giornali soprattutto nelle giunture, questo per fare aderire i ritagli l'uno all'altro. 

C'erano dei punti che si sollevavano, ma è bastato "schiacciare" la parti sollevate con il pennello piatto un po' bagnato di colla.


I giornali hanno ovviamente cominciato ad incresparsi dopo essere stati bagnati con la colla sotto e sopra, ma si ristenderanno (quasi del tutto) quando la colla si asciugherà.

Nel frattempo ho dovuto sentire tutte le critiche dei due borbottoni che intanto venivano ad affacciarsi sul terrazzo a vedere come procedeva ("Eh, ma si è tutto raggrinzito", "Una mia amica fa delle cose simili... ma le vengono meglio, senza pieghe"), gente di poca fede!

Mentre la colla "tirava" mi sono dedicata al bordino della scrivania, quello che ancora era rimasto color legno.
Ho deciso di dipingerlo color argento, e poi per richiamarlo dipingerò anche le "palle" delle zampe del tavolo ed il cassetto.
Ho comprato della tempera acrilica color argento, ma poi dovrò trattarla, perché essendo in un punto in cui verrà sfregato spesso senza nessuna finitura sicuramente si scolorirebbe molto presto.
Ho usato il pennello piatto per passare l'acrilico argentato, ma poi per le rifiniture (soprattutto per la parte adiacente ai giornali, ho usato un pennellino piccolo, sempre piatto.


Nel frattempo ho invitato lo zio anni '70 a pranzo, verrà nei prossimi giorni a vedere la trasformazione della scrivania...

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